MARCO MARTINELLI: UN EX BIANCOROSSO A "THE APPRENTICE"
01-03-2014 15:30 - News generiche
Marco Martinelli
C'è anche un ex atleta bianco rosso nel programma di Briatore "The Apprentice" in onda su Sky, è Marco Martinelli lucchese di nascita, pisano di adozione, 24enne laureato in Biotecnologie Agro-Industriali alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa dove sta conseguendo il Master in Molecular And Industrial Biotechnology.
Ed è proprio qui che lo abbiamo raggiunto per raccontarci qualche aneddoto di quando indossava il completino del Migliarino ed allo stesso tempo svelarci qualcosa sulle prime prove sostenute sotto lo sguardo vigile del 'Boss' Flavio Briatore.
Ragazzo con molti interessi Marco ha frequentato i campi del volley da giovanissimo dividendosi tra la palestra e il palco dove seguiva l'altra grande passione, la musica. Passione per cui a suo tempo ha lasciato il volley.
"Mi ricordo che in palestra cantavo mentre palleggiavo facendo infuriare non poco il mister" - racconta Marco che deve frugare nella memoria per tirar fuori qualche aneddoto: "non è che non ce ne sono è che sono talmente tanti...in realtà ne combino sempre di tutti i colori - confessa - ma poi me le dimentico".
E proprio quando sembra perdere le speranze ricorda: "Ero in squadra con Alessandro Ceccarelli un mio compagno di classe e stavamo giocando a Calci, ricordo che durante gli scambi sotto rete parlavamo in francese per ripassare in vista di un compito in classe, facendo ridere il centrale avversario ed un po' meno il tecnico". I ricordi degli anni passati in palestra sono ricordi sereni e divertenti che coinvolgono tutti i tecnici che hanno dovuto 'sopportare' la sua estrosità perché diciamocelo l'indole dell'atleta diligente non era proprio nel suo dna. Molto legato all'ambiente di Migliarino Marco è felice di sapere che lo seguono nella sua avventura televisiva.
"Mi è sempre piaciuto il marketing applicato alla biotechnology - racconta - così ho deciso di partecipare a The Apprentice"
Delle sei prove disputate fino ad oggi, Marco ne apprezza particolarmente due: la sfida legata alla creazione di una collezione brandizzata Winx e la realizzazione di un video branded content "sono state due sfide dove oltre a dover gestire l'aspetto economico c'era quello creativo. Due sfide belle e divertenti".
La più complicata è stata però la prima :" le cose semplici come dover vendere dei panini, sono spesso le più difficili, eravamo all'inizio, ancora non ci conoscevamo e tutti volevamo far vedere il nostro valore, per questo invece di fare la cosa più semplice come guardare cosa vendevano gli altri e fare lo stesso, abbiamo cercato soluzioni elaborate. Dovevamo essere più intuitivi."
Il momento della Boardroom per Marco è sì un momento di tensione ma:" sono una persona che per natura tende a sdrammatizzare e non farsi mettere in soggezione, questo anche grazie alla mia parlantina, ma la tensione si sente, soprattutto prima di sapere se hai vinto o meno la sfida, e questo non tanto - spiega - perché vincere ti avvicina al contratto con Briatore, quanto perché vincere significa riuscire ad affermarsi, a dimostrare che abbiamo fatto un buon lavoro."
Il Boss definisce The Apprentice il colloquio di lavoro più lungo mai visto, sei d'accordo? "Si, è un colloquio lungo e difficile perché oltre a dover affrontare delle prove difficili, devi competere con molte altre persone qualificate e soprattutto all'inizio devi anche abituarti alla presenza delle telecamere, presenza che in un colloqui normale non c'è."
Occhi aperti in palestra followers bianco rossi perché Marco potrebbe tornare: "mi sa che presto devo ricominciare a giocare se non voglio che prima o poi il mio corpo si lamenti".
Purtroppo proprio nella puntata di ieri sera (venerdì 28 febbraio) Marco è stato eliminato dal programma.
A cura di Nicoletta Dati
Ed è proprio qui che lo abbiamo raggiunto per raccontarci qualche aneddoto di quando indossava il completino del Migliarino ed allo stesso tempo svelarci qualcosa sulle prime prove sostenute sotto lo sguardo vigile del 'Boss' Flavio Briatore.
Ragazzo con molti interessi Marco ha frequentato i campi del volley da giovanissimo dividendosi tra la palestra e il palco dove seguiva l'altra grande passione, la musica. Passione per cui a suo tempo ha lasciato il volley.
"Mi ricordo che in palestra cantavo mentre palleggiavo facendo infuriare non poco il mister" - racconta Marco che deve frugare nella memoria per tirar fuori qualche aneddoto: "non è che non ce ne sono è che sono talmente tanti...in realtà ne combino sempre di tutti i colori - confessa - ma poi me le dimentico".
E proprio quando sembra perdere le speranze ricorda: "Ero in squadra con Alessandro Ceccarelli un mio compagno di classe e stavamo giocando a Calci, ricordo che durante gli scambi sotto rete parlavamo in francese per ripassare in vista di un compito in classe, facendo ridere il centrale avversario ed un po' meno il tecnico". I ricordi degli anni passati in palestra sono ricordi sereni e divertenti che coinvolgono tutti i tecnici che hanno dovuto 'sopportare' la sua estrosità perché diciamocelo l'indole dell'atleta diligente non era proprio nel suo dna. Molto legato all'ambiente di Migliarino Marco è felice di sapere che lo seguono nella sua avventura televisiva.
"Mi è sempre piaciuto il marketing applicato alla biotechnology - racconta - così ho deciso di partecipare a The Apprentice"
Delle sei prove disputate fino ad oggi, Marco ne apprezza particolarmente due: la sfida legata alla creazione di una collezione brandizzata Winx e la realizzazione di un video branded content "sono state due sfide dove oltre a dover gestire l'aspetto economico c'era quello creativo. Due sfide belle e divertenti".
La più complicata è stata però la prima :" le cose semplici come dover vendere dei panini, sono spesso le più difficili, eravamo all'inizio, ancora non ci conoscevamo e tutti volevamo far vedere il nostro valore, per questo invece di fare la cosa più semplice come guardare cosa vendevano gli altri e fare lo stesso, abbiamo cercato soluzioni elaborate. Dovevamo essere più intuitivi."
Il momento della Boardroom per Marco è sì un momento di tensione ma:" sono una persona che per natura tende a sdrammatizzare e non farsi mettere in soggezione, questo anche grazie alla mia parlantina, ma la tensione si sente, soprattutto prima di sapere se hai vinto o meno la sfida, e questo non tanto - spiega - perché vincere ti avvicina al contratto con Briatore, quanto perché vincere significa riuscire ad affermarsi, a dimostrare che abbiamo fatto un buon lavoro."
Il Boss definisce The Apprentice il colloquio di lavoro più lungo mai visto, sei d'accordo? "Si, è un colloquio lungo e difficile perché oltre a dover affrontare delle prove difficili, devi competere con molte altre persone qualificate e soprattutto all'inizio devi anche abituarti alla presenza delle telecamere, presenza che in un colloqui normale non c'è."
Occhi aperti in palestra followers bianco rossi perché Marco potrebbe tornare: "mi sa che presto devo ricominciare a giocare se non voglio che prima o poi il mio corpo si lamenti".
Purtroppo proprio nella puntata di ieri sera (venerdì 28 febbraio) Marco è stato eliminato dal programma.
A cura di Nicoletta Dati