MIGLIARINO CONQUISTA LA SERIE B
12-06-2011 18:23 - Serie C
PALL.CAMAIORE - CTC-BAGLINI GROUP MIGLIARINO = 2-3 (23/25; 25/21; 23/25; 25/21; 16/18)
CTC-BAGLINI GROUP MIGLIARINO: Martini, Binioris, Di Fulvio, Garruto, Biancalani, Grassini M., Tamburini, Vecchiani, Verdecchia, Wiegand, Imbriolo, Luperi, Grassini R.(l), Poli Doko (l).
Allenatore: Grassini C., 2´Allenatore: Puccini, Fisioterapista: Pardini, Scoutman: Micheletti
La vittoria del CTC-Baglini Group Migliarino nella "bella" di Camaiore, nello spareggio per conquistare la serie B nazionale, non è una storia che si esaurisce nella pura cronaca, nell´alternarsi dei punteggi, nella fantastica rappresentazione a base di schiacciate, tuffi, muri, esultanze, offerta dalle due formazioni in campo. E´ una storia che inizia nel 2006, al momento della scomparsa di colui che il Migliarino Volley lo aveva fondato e creato, nel 1984, e che poi lo aveva seguito passo passo, come un padre: parliamo di Lamberto Mariani. E´ una storia dunque di promesse da mantenere, di patti da onorare, di impegni in cui gettarsi anima e corpo, per salvare la società dall´oblio e dalla fine. E´ la storia di chi si è avvicinato, ha collaborato, ha partecipato, ha supportato in ogni modo e maniera, di chi ha sacrificato tempo, impegni, famiglia, per creare qualcosa di importante e dare un futuro alla pallavolo di Migliarino e di tutta la zona, senza dimenticare il passato. E´ la storia di un allenatore che quindici anni fa aveva centrato anche l´ultima promozione in serie B, di un gruppo giovanissimo che ha lavorato tantissimo in palestra, "come si faceva una volta", e che ha colmato il gap di inesperienza con la coesione, con il sostegno reciproco, con il motto del "tutti utili, nessuno indispensabile". E´ una storia che sa di sudore e passione, di cose semplici, di tifo e slogan, di uno "spareggio" in trasferta giocato in casa, con tre quarti del Palazzetto di Camaiore riempito dai sostenitori biancorossi, è la storia dei visi storici e più anziani, commossi, e di quelli, pieni di felicità e entusiasmo, dei ragazzini delle giovanili. E tutte le belle storie, solitamente, hanno un lieto fine, solo che in questo caso si può parlare di lieto inizio, l´inizio di un´altra avventura esaltante e affascinante, meritata e da difendere, il campionato di B/2 nazionale. La cronaca. In un Palazzetto gremito da oltre 700 persone si affrontano Euronavi Camaiore e CTC-Baglini Group Migliarino. Nessun calcolo, nessuna ulteriore possibilità di rimediare ad ulteriori passi falsi: chi vince è in paradiso, chi perde all´inferno. I due mister schierano sestetti prevedibili, nel Camaiore c´è ancora una volta Sisti e non Chiti, nel CTC Biancalani è preferito inizialmente a Marco Grassini, ma, come d´abitudine, i quattro laterali biancorossi avranno tutti tempo e modo di giocare. La partita è bella e scoppiettante, tra i locali in evidenza Bernieri, tra gli ospiti la forza è quella del collettivo ma è onesto sottolineare l´impatto sulla gara di un Binioris ispiratissimo. I biancorossi soffrono, vanno sotto anche 18-14, poi iniziano a prendere le misure sul muro-difesa e colmano il gap fino ad operare il sorpasso, proprio sul filo di lana: 23-25 e Palazzetto in fiamme. Il Migliarino gioca bene, parte nuovamente in vantaggio e ci rimane fino a metà parziale: una rotazione maledetta e un buon turno di battuta di Nannini inchiodano i biancorossi, che si innervosiscono perdendo qualche palla di troppo. Grassini prova il doppio cambio ma il set ormai è "spaccato" e Camaiore arriva in fondo tra gli applausi dei suoi supporters. Tutto da rifare. Terzo set, il più brutto e assieme il più bello. La pallavolo di inizio gara sparisce momentaneamente di scena lasciando spazio a nervosismo, pressione, errori. Ad ogni azione la partita si ferma per asciugare il campo, i giocatori iniziano ad accusare lo stress e la fatica, ma le emozioni sono tantissime e l´adrenalina, anche sugli spalti è a mille. Il Migliarino si trova avanti anche 16-11, poi si fa riprendere ma riesce sempre a tenere la testa sopra, un paio di colpi indovinati dl 23-23 regalano agli ospiti il vantaggio: 1-2, ma dopo un´ora e quaranta minuti di gara. Adesso la squadra di Grassini avrebbe il colpo del ko ma paga la tensione del set precedente e la fatica di un mese e mezzo giocato a mille all´ora. L´inizio è choc (8-2 per gli avversari) e gli errori anche banali danno l´impressione del tracollo imminente: il pubblico sente la difficoltà e incita ancora più forte, Tamburini e Vecchiani, entrati per gli stanchissimi Binioris e Wiegand, danno una bella mano nella rimonta e alla fine si arriva anche al 22-19, a tre soli punti, per il 25-21 finale. E´ tie-break ma per Migliarino è importante aver chiuso il set precedente con il sorriso e nuova convinzione, la gara riparte, si torna agli scambi di inizio match, e sono passate due ore e mezzo. Martini gioca saltando con una gamba sola, in campo lotta e schiaccia Imbriolo, la cui stagione doveva essere finita, non si capisce dove i biancorossi trovino le forze, ma le trovano, e anche l´incitamento della gradinata raggiunge il massimo dei decibel. Camaiore gira 8-5 ma si schianta ben presto sul muro biancorosso: Binioris e Di Fulvio prendono due "chiodi" da paura e incrinano i sorrisi avversari. Il "braccino", la paura di tirare, emerge anche in campo avverso e si seguono gli scambi, inusualmente lunghi per il maschile, con il fiato sospeso. Il primo match-ball è del Camaiore: ricezione e primo tempo di Di Fulvio. Ancora 15-14 per Camaiore: gli "ooohhh" locali si smorzano su una sospensione e pallonetto di Martini, quasi sovrannaturale. Poi è la volta del Migliarino, 15-16, ma il servizio è in rete. E´ crudele che due squadre, dopo un anno, si giochino tutto in questo modo, per pochi palloni, pesantissimi. Ma è anche il bello dello sport, e quando i biancorossi, con Imbriolo e Garruto, piantano a terra i punti 17 e 18, salta il tappo: delle emozioni, della festa, degli abbracci, dei cori, delle foto, delle lacrime. In una babele di abbracci, acqua, e urla, tutti, giocatori, allenatori, dirigenti, pubblico, hanno sulle labbra la stessa dedica: a Lamberto Mariani, che avrà seguito con occhio benevolo questi suoi figli, effettivi, adottivi, e sportivi, e la cui presenza sugli ultimi scambi è parsa a tutti più che concreta.
CTC-BAGLINI GROUP MIGLIARINO: Martini, Binioris, Di Fulvio, Garruto, Biancalani, Grassini M., Tamburini, Vecchiani, Verdecchia, Wiegand, Imbriolo, Luperi, Grassini R.(l), Poli Doko (l).
Allenatore: Grassini C., 2´Allenatore: Puccini, Fisioterapista: Pardini, Scoutman: Micheletti
La vittoria del CTC-Baglini Group Migliarino nella "bella" di Camaiore, nello spareggio per conquistare la serie B nazionale, non è una storia che si esaurisce nella pura cronaca, nell´alternarsi dei punteggi, nella fantastica rappresentazione a base di schiacciate, tuffi, muri, esultanze, offerta dalle due formazioni in campo. E´ una storia che inizia nel 2006, al momento della scomparsa di colui che il Migliarino Volley lo aveva fondato e creato, nel 1984, e che poi lo aveva seguito passo passo, come un padre: parliamo di Lamberto Mariani. E´ una storia dunque di promesse da mantenere, di patti da onorare, di impegni in cui gettarsi anima e corpo, per salvare la società dall´oblio e dalla fine. E´ la storia di chi si è avvicinato, ha collaborato, ha partecipato, ha supportato in ogni modo e maniera, di chi ha sacrificato tempo, impegni, famiglia, per creare qualcosa di importante e dare un futuro alla pallavolo di Migliarino e di tutta la zona, senza dimenticare il passato. E´ la storia di un allenatore che quindici anni fa aveva centrato anche l´ultima promozione in serie B, di un gruppo giovanissimo che ha lavorato tantissimo in palestra, "come si faceva una volta", e che ha colmato il gap di inesperienza con la coesione, con il sostegno reciproco, con il motto del "tutti utili, nessuno indispensabile". E´ una storia che sa di sudore e passione, di cose semplici, di tifo e slogan, di uno "spareggio" in trasferta giocato in casa, con tre quarti del Palazzetto di Camaiore riempito dai sostenitori biancorossi, è la storia dei visi storici e più anziani, commossi, e di quelli, pieni di felicità e entusiasmo, dei ragazzini delle giovanili. E tutte le belle storie, solitamente, hanno un lieto fine, solo che in questo caso si può parlare di lieto inizio, l´inizio di un´altra avventura esaltante e affascinante, meritata e da difendere, il campionato di B/2 nazionale. La cronaca. In un Palazzetto gremito da oltre 700 persone si affrontano Euronavi Camaiore e CTC-Baglini Group Migliarino. Nessun calcolo, nessuna ulteriore possibilità di rimediare ad ulteriori passi falsi: chi vince è in paradiso, chi perde all´inferno. I due mister schierano sestetti prevedibili, nel Camaiore c´è ancora una volta Sisti e non Chiti, nel CTC Biancalani è preferito inizialmente a Marco Grassini, ma, come d´abitudine, i quattro laterali biancorossi avranno tutti tempo e modo di giocare. La partita è bella e scoppiettante, tra i locali in evidenza Bernieri, tra gli ospiti la forza è quella del collettivo ma è onesto sottolineare l´impatto sulla gara di un Binioris ispiratissimo. I biancorossi soffrono, vanno sotto anche 18-14, poi iniziano a prendere le misure sul muro-difesa e colmano il gap fino ad operare il sorpasso, proprio sul filo di lana: 23-25 e Palazzetto in fiamme. Il Migliarino gioca bene, parte nuovamente in vantaggio e ci rimane fino a metà parziale: una rotazione maledetta e un buon turno di battuta di Nannini inchiodano i biancorossi, che si innervosiscono perdendo qualche palla di troppo. Grassini prova il doppio cambio ma il set ormai è "spaccato" e Camaiore arriva in fondo tra gli applausi dei suoi supporters. Tutto da rifare. Terzo set, il più brutto e assieme il più bello. La pallavolo di inizio gara sparisce momentaneamente di scena lasciando spazio a nervosismo, pressione, errori. Ad ogni azione la partita si ferma per asciugare il campo, i giocatori iniziano ad accusare lo stress e la fatica, ma le emozioni sono tantissime e l´adrenalina, anche sugli spalti è a mille. Il Migliarino si trova avanti anche 16-11, poi si fa riprendere ma riesce sempre a tenere la testa sopra, un paio di colpi indovinati dl 23-23 regalano agli ospiti il vantaggio: 1-2, ma dopo un´ora e quaranta minuti di gara. Adesso la squadra di Grassini avrebbe il colpo del ko ma paga la tensione del set precedente e la fatica di un mese e mezzo giocato a mille all´ora. L´inizio è choc (8-2 per gli avversari) e gli errori anche banali danno l´impressione del tracollo imminente: il pubblico sente la difficoltà e incita ancora più forte, Tamburini e Vecchiani, entrati per gli stanchissimi Binioris e Wiegand, danno una bella mano nella rimonta e alla fine si arriva anche al 22-19, a tre soli punti, per il 25-21 finale. E´ tie-break ma per Migliarino è importante aver chiuso il set precedente con il sorriso e nuova convinzione, la gara riparte, si torna agli scambi di inizio match, e sono passate due ore e mezzo. Martini gioca saltando con una gamba sola, in campo lotta e schiaccia Imbriolo, la cui stagione doveva essere finita, non si capisce dove i biancorossi trovino le forze, ma le trovano, e anche l´incitamento della gradinata raggiunge il massimo dei decibel. Camaiore gira 8-5 ma si schianta ben presto sul muro biancorosso: Binioris e Di Fulvio prendono due "chiodi" da paura e incrinano i sorrisi avversari. Il "braccino", la paura di tirare, emerge anche in campo avverso e si seguono gli scambi, inusualmente lunghi per il maschile, con il fiato sospeso. Il primo match-ball è del Camaiore: ricezione e primo tempo di Di Fulvio. Ancora 15-14 per Camaiore: gli "ooohhh" locali si smorzano su una sospensione e pallonetto di Martini, quasi sovrannaturale. Poi è la volta del Migliarino, 15-16, ma il servizio è in rete. E´ crudele che due squadre, dopo un anno, si giochino tutto in questo modo, per pochi palloni, pesantissimi. Ma è anche il bello dello sport, e quando i biancorossi, con Imbriolo e Garruto, piantano a terra i punti 17 e 18, salta il tappo: delle emozioni, della festa, degli abbracci, dei cori, delle foto, delle lacrime. In una babele di abbracci, acqua, e urla, tutti, giocatori, allenatori, dirigenti, pubblico, hanno sulle labbra la stessa dedica: a Lamberto Mariani, che avrà seguito con occhio benevolo questi suoi figli, effettivi, adottivi, e sportivi, e la cui presenza sugli ultimi scambi è parsa a tutti più che concreta.